11 gennaio 2009
Primule in città!
Repubblica 21 giugno 2007, articolo di BENEDETTA PERILLI - "ABBIAMO iniziato ad attaccare alle 23. Prima rimuovendo bottiglie e cartacce, poi piantando sette arbusti di lavanda e degli alberi. Attendiamo il prossimo blitz". Così Angela 2585 da Milano. Dall'Inghilterra risponde Lyla 1046: "Era una notte buia a fredda a Leeds, nel furgone trasportavamo bulbi, piante, semi, attrezzi da giardinaggio, all'improvviso un agente di polizia ci ferma e ci domanda cosa stiamo facendo, rapida rispondo che facciamo giardinaggio, anzi no facciamo guerrilla gardening"
Si chiama così una nuova (si fa per dire) forma di protesta diretta e non violenta che promuove il verde nelle città e la cura degli spazi pubblici, nata in america e che trovava In inghilterra l'unico baluardo europeo, "trovava" perchè ora anche in Italia a macchia di leopardo si stà allargando questa nuovo modo di combattere il degrado delle città e delle aree verdi! In realtà le prime avvisaglie di questo movimento si sono avute a Milano circa due ani fa, ma ora stanno nascendo i primi movimenti organizzati anche in altre parti d'Italia.
Armati di forbicioni, vanghe e sementi i loro "attacchi verdi" cadono dove l'incuranza della città crea aree dismesse, brulle, finalmente i non luoghi verdi avranno una loro dignità, nuovi profumi, nuove colorazioni, nuovi scorci nelle nostre città. Spesse volte ci è capitato, specie nelle rotonde, di vedere le aiuole "offerte da", il verde come occasione di sponsorizzazione, la direzione è quella, ma ognuno sponsorizzi la propria città piantando un seme e versandoci sopra un po' d'acqua!
L'obiettivo è quello di creare nei nostri benedetti cittadini una coscienza del verde, questo è stato lo scopo del Athens Green Design Festival, che proprio nel Luglio del 2008 è stato il primo tentativo greco di parlare di Design e di sostenibilità. Attraverso l’uso di installazioni, idee creative, nuove tecnologie e riuso di materiali, il festival mira a presentare idee e soluzioni per tingere di verde la vita quotidiana di una popolazione che di attenzione all’ecologia oggi ne ha ben poca.
Chissà se un giorno, con meno auto, potremmo avere il nostro orticello magari sulla circonvallazione? La spesa si farà ai semafori e non servirà neanche più andare nei supermarket :)
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